Se parliamo di sport, Berlino porta bene all’Italia. Non solo nel calcio. Circa quattro anni prima del rigore decisivo di Grosso, infatti, tutto il mondo ha potuto ammirare la vittoria Mondiale di Pallavolo femminile dell’Italia, del 15 settembre 2002.
In quella data, l’Italia vince la sua prima e unica Coppa del Mondo di pallavolo femminile, battendo in finale gli USA, con un punteggio di 3-2.
La squadra azzurra, allenata dal tecnico Marco Bonitta, arriva a questo appuntamento dopo una stagione trionfale che l’aveva vista conquistare anche l’argento agli Europei. Nel torneo mondiale, le ragazze italiane mostrano un gioco solido e una forte determinazione, superando le avversarie del girone di qualificazione in modo agevole. Giappone, Bulgaria, Germania, Messico e Repubblica Ceca, infatti, perdono tutte per 3 a 0 contro le azzurre.
Il cammino rallenta un po’, con la vittoria contro la Grecia e le sconfitte contro Russia e Cuba nella seconda fase.
Le azzurre ai quarti trovano la Corea del Sud, liquidata con un netto 3 a 0, senza appello.
In semifinale, la squadra di Bonitta si trova difronte la Cina, che è un avversario tutt’altro che facile. Ad ogni modo, anche in questa occasione le azzurre si impongono sulle avversarie con il punteggio di 3 a 1 e approdano alla finale.
La finale è contro gli USA, che parte favorita per la vittoria del torneo ma viene travolta per 3 a 2 dall’entusiasmo delle azzurre, che entrano nella Hall of Fame.
La vittoria della Coppa del Mondo rappresenta un trionfo storico per il volley femminile italiano, che fino a quel momento aveva conquistato solo podi mondiali di bronzo e argento. Tutti ricordano questo come un momento di grande gioia e orgoglio per tutto il movimento pallavolistico italiano e per il Paese intero.
Oggi, a 20 anni di distanza, quella squadra rimane ancora nella memoria e nei cuori dei tifosi come una delle più forti e vincenti della storia della pallavolo femminile italiana.
