Il giornalista in questione è divisivo e non è simpatico a tutti ma ai tempi di controcampo le pagelle di Ziliani sono un momento magico. Quando arriva il momento in cui Piccinini le annuncia, il pubblico non sta più nella pelle e si sintonizza su queste pirotecniche valutazioni.
Le Temutissime – Le pagelle di Ziliani
Il giornalista ormai è fuori dalla TV da anni ed è molto attivo su Twitter. Penna del Fattoquotidiano, sul social cinguetta spesso il suo odio verso una squadra in particolare. Il suo scarso amore per la Juventus è ricambiato dai tifosi bianconeri, che non mancano mai di attaccarlo, a volte in modo eccessivo.
Oltre un anno fa, annuncia lo stop della sua attività di tweetting perché, a suo dire, il calcio è troppo marcio e non vale la pena nemmeno parlarne. Ultimamente, però, viste le inchieste sportive e penali che riguardano la Vecchia Signora, è tornato alla carica e spara bordate terribili con cadenza quotidiana.
Piaccia o no il personaggio, chiunque conosce il calcio dei primi anni Duemila, ha bene in mente cosa siano le temutissime pagelle di Paolo Ziliani.
Lo stile è conciso, diretto e molto dinamico. L’uso sapiente della metafora è una costante e lascia i telespettatori incollati allo schermo. La chiusura di ogni valutazione è caratterizzata da una sola parola, in genere un aggetivo. Questa chiosa rappresenta forse il punto più alto dell’intera pagella.
Per chi avesse la fortuna di essere molto giovane e non ricordare la trasmissione Controcampo, proponiamo un esempio di cosa fossero le temutissime. La qualità del video non è eccelsa ma l’audio dà l’idea della genialità dell’autore delle pagelle leggendarie.
In molti, negli anni a seguire, hanno provato a emularne lo stile dirompente e incisivo ma non ci sono mai riusciti.
