📈 CheQuota.it Curiosita' Sportive La Battaglia di Santiago – Italia Cile 1962

La Battaglia di Santiago – Italia Cile 1962

Italia Cile 1962

Se parli di partite calde della storia del calcio, certamente ti verrà in mente la battaglia di Santiago, Italia Cile 1962, una gara senza esclusione di colpi.

In quegli anni, la nostra nazionale non naviga in buone acque e, dopo i due mondiali vinti e la pausa della guerra, spesso fa da comparsa. Anche nell’edizione 1962, il risultato finale è un’eliminazione al primo turno, veramente poco piacevole.

Oltre all’aspetto sportivo, la partita contro il Cile, però, rimane nell’immaginario collettivo perché somiglia molto più a una rissa da bar, con regole che valgono solo per una compagine in campo.

Italia Cile 1962 – La Storia

Le due squadre si trovano nello stesso girone, assieme a Svizzera e Germania Ovest (all’epoca c’è ancora il famoso muro). I mondiali si giocano in Cile, che non è forse il posto più adatto, visto che viene da un forte terremoto del 1960.

Cause della tensione

L’Italia fa sapere di non gradire la scelta della sede della manifestazione e questo, certamente, non concorre a rendere gli azzurri simpatici in terra cilena. La stampa italiana, comunque, contribuisce in modo decisivo ad acuire tensione della gara, con articoli al vetriolo nei confronti del paese sudamericano. Due giornalisti, infatti,  Antonio Ghirelli e Corrado Pizzinelli, pensano bene di scrivere articoli molto offensivi nei confronti del Cile e della capitale Santiago.

Diverse testate locali riportano questi insulti, che i due avrebbero potuto tranquillamente risparmiarsi e così la tensione pian piano arriva alle stelle. Prima di allora, i rapporti tra le due nazioni erano relativamente buoni ma a partire da qualche giorno prima della partita ormai di parla di sport ma di battaglia e i media locali alimentano questa situazione.

 

La Partita

L’Italia viene da un sofferto pareggio a reti bianche contro la rivale di sempre, la Germania Ovest e la squadra di casa ha ottenuto una vittoria per 3 a 1 contro la Svizzera. L’importanza della posta in palio è, quindi, enorme.

Perciò, non stupisce il fatto che gli azzurri vengano accolti in modo ben poco amichevole e si trovino a giocare in una vera e propria bolgia. Inoltre, la presenza di un paio di oriundi nella nazionale azzurra non migliora la situazione, anzi sembra scaldare ancor di più gli animi.

Si inizia subito con il botto e i cileni iniziano a picchiare sin dall’inizio, facendo capire di non avere buone intenzioni. Gli azzurri non riescono a mantenere la calma e cadono nelle provocazioni. L’arbitro designato, l’inglese Ken Aston, benché sia uno dei più quotati, dirige a senso unico.

Dopo 5 minuti Ferrini reagisce a un calcione in modo molto veemente e raggiunge gli spogliatoi immediatamente, accompagnato dalle forze dell’ordine cilene. Si continua su questa falsariga e Aston ha sempre la vista altalenante, visto che non vede nemmeno un pugno plateale di Sanchez sul volto di Mario David. Questi, poco dopo si vendica del fallo e viene espulso senza appello.

Di nuovo, i Carabinieri cilenio scortano il calciatore all’uscita, non si sa se per proteggerlo dal pubblico o per proteggere il pubblico da lui, visto che è una furia.

Ridotti in 9, gli azzurri reggono fino a 17 minuti dalla fine ma poi capitolano per 2 a 0 e vengono eliminati. Il risultato è molto amaro, considerando che il talento non manca alla nazionale italiana. Calciatori del calibro di Cesare Maldini, Bulgarelli, Lorenzo Buffon, Omar Sivori e tanti altri formano una squadra fortissima, ma contro un arbitro del genere e una situazione molto difficile non possono fare molto.

Epilogo – Italia Cile 1962

La squadra azzurra è eliminata e si vince l’ultima inutile sfida contro la Svizzera, in occasione della quale gli italiani sembra che facciano pace con il pubblico di casa. Magra consolazione.

L’arbitro inglese subisce forti critiche a livello internazionale e non arbitrerà più in gare dei mondiali. In seguito si scuserà per la prestazione, dicendo, però, a parziale discolpa, che non si trattava di un match di calcio ma di una guerra.

La stampa internazionale si scatena, e questo incontro ancora oggi è identificato come uno dei più accesi della storia del calcio.

Italia Cile 1962

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