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Difensore della Partita del Secolo

Difensore della Partita del Secolo

Quando parliamo del match più appassionante della storia del calcio, dobbiamo fare menzione del difensore della partita del Secolo, Roberto Rosato.

Nella storia semifinale tra Italia e Germania, lo stopper del Milan si occupa di limitare Gerd Muller, il centravanti tedesco più forte di tutti i tempi. “Faccia d’Angelo”, però, è implacabile negli anticipi e praticamente non fa toccare una palla alla punta tedesca, di cui poi diventa un grande amico. In quello storico confronto, inoltre, salva un gol già fatto esibendosi in un grande intervento:

Un infortunio alla caviglia ai supplementari, però, priva l’Italia del migliore stopper del torneo. Grazie a questo imprevisto, Muller segna una doppietta ai tempi supplementari, prima del 4 a 3 rocambilesco che regala la finale agli azzurri.

Difensore della Partita del Secolo – Roberto Rosato

Rosato è soprannominato “Faccia d’Angelo” ed è dotato di grande eleganza e di una certa pulizia tecnica. Cionondimeno, in campo sa farsi rispettare e non disedegna le entrate anche abbastanza dure nei confronti del suo attaccante.

Cresciuto nel Torino, vi rimane per ben sei stagioni, prima di essere notato da Nereo Rocco, che lo vuole portare al Milan. Qui arricchisce molto il suo palmares e consegue anche una Coppa dei Campioni nel 1969. Dopo 7 stagioni in maglia rossonera, gioca nel Genoa, dove chiude la carriera.

Rosato diventa un pilastro della difesa azzurra e scende in campo con l’Italia per 37 volte, giocando anche in occasioni prestigiose. Nella semifinale contro la Germania Ovest gioca forse la sua miglior partita e annulla il gigante tedesco Gerd Muller. Si riprende dall’infortunio e scende in campo anche nella finale ma il Brasile di Pelé è veramente imbattibile e l’Italia non va oltre il secondo posto.

Due anni prima, però, la nazionale azzurra sale sul tetto d’Europa e lui fa parte di quella squadra che conquista gli Europei del 1968.

Nel 2010 una brutta malattia lo porta via ma le sue gesta rimarranno scolpite nella memoria degli appassionati di questo sport.

Roberto Rosato

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