📈 CheQuota.it News Sportive Bidone del calcio Hugo Maradona

Bidone del calcio Hugo Maradona

Avere un cognome glorioso o essere congiunto del più grande non dà garanzia di talento, come sa bene il Bidone del calcio Hugo Maradona.

Il compianto fratello del ben più celebre Diego, infatti, gioca in Serie A e in giro per il mondo ma non ha convinto più di tanto ed è rimasto una promessa del football. Le doti tecniche, in qualche modo, ci sono ma la bassissima predisposizione al sacrificio non lo aiuta a sfondare in questo ambiente.

Ciò che aveva detto El Pibe de Oro su di lui:”È più forte di me”, si dimostra, quindi, una profezia sbagliata. Anche perché gente più forte di lui su un campo di calcio difficilmente se n’è vista.

Bidone del calcio Hugo Maradona – La Storia

Il mondo del calcio è pieno di storie di successo, di giocatori che si sono guadagnati un posto d’onore nella storia del gioco. Ma a volte, dietro a queste stelle brillanti, ci sono figure che non riescono a raggiungere lo stesso livello di gloria. Hugo Maradona è uno di questi casi, l’eterno fratello nell’ombra di Diego.

Hugo Maradona nasce il 25 maggio 1969 a Buenos Aires (a Lanus, per la precisione), in Argentina, nello stesso quartiere in cui cresce il leggendario Diego Armando Maradona (essendo fratelli, può capitare!). Fin da piccolo, Hugo è immerso nel mondo del calcio, respirando l’aria dello sport che avrebbe segnato la sua famiglia per sempre. Tuttavia, nonostante il talento innato, Hugo riesce a ripercorrere i passi del fratello maggiore.

Nel 1987, Diego Armando Maradona vince lo scudetto a Napoli e impone a Ferlaino l’acquisto di suo fratello, che però non può essere tesserato perché, oltre a Diego, tra i partenopei c’è già Careca (all’epoca non si possono avere più di due extracomunitari in rosa).

Il patron del Napoli è, quindi, fortunato e lo manda in prestito all’Ascoli, con Castagner che all’inizio lo elogia ma poi non può fare altro che metterlo in panchina. La sua svogliatezza appare, infatti, sin da subito e il suo campionato termina con 13 presenze (di cui solo 3 dal primo minuto). Le prestazioni sono quasi da film horror. E i gol? Nemmeno a parlarne.

Si capisce che la Serie A non fa per lui e va a giocare nel Rayo Vallecano, dove in 3 anni colleziona 58 presenze e 3 reti. Da qui in poi gioca in campionati minori (Austria, Giappone e Venezuela) e i suoi numeri migliorano (anche per via del basso livello tecnico delle competizioni). Alla ancor giovane età di 28 anni, si ritira dal calcio giocato e intraprendere la carriera di allenatore. Qui riesce a fare ancora peggio e dirige solo poche squadre, in campionati poco competitivi, con risultati tutt’altro che lusinghieri.

Ci sono vari fattori che possono aver contribuito al mancato successo di Hugo Maradona. In primo luogo, la pressione di essere il fratello di Diego può essere stata opprimente. Essere costantemente paragonato a un’icona del calcio mondiale come Diego Maradona non è un compito facile da affrontare, e può aver influito sulla sua autostima e sulle sue performance sul campo.

Di seguito, guardiamo un saggio delle sue qualità:

Hugo Maradona

Related Post