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Bidone del calcio Darko Pancev

Bidone del calcio Darko Pancev

Ci sono giocatori che esordiscono con proclami fantasmagorici e che si sciolgono come neve al sole e uno di questi è il Bidone del calcio Darko Pancev.

L’attaccante macedone passa dalla vittoria della Champions League con la maglia della Stella Rossa di Belgrado a una sfilza di errori che arricchiscono le puntate di Mai Dire Gol. Il tutto in meno di due anni.

Gli ingenti sforzi per strapparlo alla concorrenza di Barcellona, Milan, Real e altri club di mezza Europa alla cifra di 14 miliardi di lire, non sono ripagati. Anche perché il “cobra” rischia di essere letale solo per i tifosi dell’Inter. Molti dei quali, quando vedono alcune sue giocate, a volte avvertono dei mancamenti.

Bidone del calcio Darko Pancev – La Storia

Quello che viene eletto come miglior giocatore macedone degli ultimi 50 anni, purtroppo all’Inter delude molto. Tanto da essere considerato alla stregua dei peggiori bidoni della Serie A. Ma da cosa nasce la trasformazione del “cobra” in un “ramarro”?

In primis, i dissapori con il tecnico Osvaldo Bagnoli emergono sin dall’inizio. L’allenatore vuole che partecipi di più alla manovra mentre la punta è abituata a rimanere sempre in area avversaria e metterla dentro. Il problema è che adesso non ne azzecca una e sbaglia dei gol incredibili.

In secondo luogo, c’è da considerare che la Serie A dei primi anni 90 è il campionato più bello e difficile del mondo. Le difese sono molto agguerrite e sui campi italiani le punte si imbattono in mastini implacabili. Gente del calibro di Maldini, Baresi, Bergomi, Vierchowod, Aldair e tanti altri, rende molto dura la vita bomber.

C’è, però, da aggiungere che l’Inter del periodo brucia anche altri grandissimi calciatori. L’esempio più eclatante è quello di Bergkamp, che sembra abbia dimenticato come si gioca a calcio e risorge all’Arsenal, dimostrando tutto il suo valore.

Il primo anno in nerazzurro si chiude con la miseria di 16 presenze e 6 reti, di cui solo una in campionato.

Da qui in poi, la situazione non migliora più. Nelle varie squadre in cui gioca, Lipsia, Fortuna Dusseldorf e Sion, Pancev gioca con il contagocce. E segna ancora di meno. Tutti, comunque, ricorderanno le sue dichiarazioni, all’inizio troppo spavalde e poi via via sempre più polemiche.

La vita calcistica del macedone è, quindi, duplice. Il cobra passa dall’essere uno dei migliori attaccanti d’Europa con la Stella Rossa di Savicevic a una delle meteore del calcio più ricordate di sempre. Il crocevia è il trasferimento all’Inter, che l’attaccante descrive come un grande errore.

Rivediamo alcuni suoi lampi, relativi al suo periodo migliore.

Pancev il cobra

Il nostro eroe oggi fa il procuratore per la squadra che lo ha lanciato, il Vardar Skopje. Dalla Macedonia alla frutta il passo è breve.

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