La prima rassegna calcistica del continente africano è una tappa storica e oggi parliamo di tale edizione e della Mascotte Mondiali Sudafrica 2010. Archiviata l’esperienza fallimentare di Goleo VI e Pille, si passa al nuovo simbolo del mondiale 2010, che rappresenta la cultura sudafricana.
La stessa etimologia di Zakumi, evoca, infatti, la nazione ospitante e il numero simbolo del calcio di fantasia. Andando più nel dettaglio, diciamo che “Za” sta per Sudafrica e “kumi” per il numero 10.
Dal punto di vista grafico, questa mascotte si presenta come un ghepardo con i capelli di colore verde. L’animale è uno dei simboli del Paese e il colorito della chioma si rifa al campo di calcio.
L’opera di Andries Odendaal di Cape Town, quindi, cerca di rappresentare il più possibile la nazione ospitante e la sua cultura.
Mascotte Mondiali Sudafrica 2010
Siamo nel 2010, quasi 13 anni fa, e le cose sono diverse da oggi. L’Italia è campione del mondo in carica e fa una figura barbina, uscendo al primo turno in un girone facilissimo. La Spagna si impone con il tiki taka e vince il suo primo mondiale della storia.
L’intero mondiale è caratterizzato dal suono fastidiosissimo delle vuvuzela, che per fortuna ora sono vietate. La canzone di Shakira imperversa e porta una grande fortuna alla squadra del suo ex marito, il difensore di Spagna e Barcellona Piqué. Oggi non vuole nemmeno sentirlo nominare e lo cità in canzoni e post in un modo molto simile alle sceneggiate di Amici di Maria De Filippi.
Perciò la mascotte dei Mondiali Sudafrica 2010 passa in secondo piano, anche se dal punto di vista grafico è abbastanza gradevole e piacevole da guardare.
A testimoniare il successo di Zakumi, basti dire che il ghepardo è protagonista di una serie animata. Quindi è andata meglio rispetto al predecessore felino dei Mondiali 2006.
