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Bidone del calcio Ibrahim Ba

Bidone del calcio Ibrahim Ba

Si dice che chi bene inizia sia a metà dell’opera ma nel caso del Bidone del calcio Ibrahim Ba questo non è vero. Il francese, infatti, si trova dall’essere una pedina fondamentale della sua nazionale e dall’aver impressionato nelle prime uscite al Milan a una situazione di anonimato. Dalla quale non riesce più a venire a capo.

Di seguito ripercorriamo la parabola di Ibrahim Ba, che usa sulla maglietta il soprannome del padre “Ibou”, definito da Berlusconi come il “beaujolais nouveau“, ovvero un vino frizzante. Il protagonista, a detta sua, non capisce nulla di vino e dà ragione al presidente.

Bidone del calcio Ibrahim Ba – La Storia

Il centrocampista esterno ha grandi doti atletiche e fa parlare molto bene di se nel Bordeaux. Nell’estate 97, il Milan viene da una stagione deludente con Sacchi e richiama in panchina Capello, che attua una rivoluzione. Perciò, accanto ai tantissimi calciatori acquistati (come Kluivert), figura il nome di Ba.

Il senegalese naturalizzato francese inizia bene, mettendosi in mostra con un’ottima prestazione e un assist nel torneo Berlusconi, che il Milan vincerà contro la Juve. Partono subito i cori da stadio, un po’ prematuri.

Nella partita contro la Lazio, Ibou segna il gol del momentaneo 1 a 0 (poi finirà 1-1) ma purtroppo sarà la sua unica rete in magia rossonera. Nel complesso, nella stagione scende in campo in 40 occasioni e sforna 11 assist, che non è malissimo. Il Milan, però, arriva decimo e perde la finale di Coppa Italia con la Lazio. Questo condiziona anche la “reputazione” di Ba, che non viene convocato al mondiale di Francia 98.

L’anno dopo, a Capello subentra Zaccheroni che vince lo scudetto e non lascia molto spazio al pittoresco centrocampista dal cognome corto. Lo fa giocare solo in 18 occasioni, quasi tutte da subentrato.

L’anno successivo la società lo manda in prestito al Perugia e qui si fa notare subito. Nella partita contro il Cagliari, infatti, rifila una testata a Macellari che sfugge all’arbitro Collina. Si tratta del primo caso di giocatore squalificato con la prova TV della storia della Serie A. A fine partita dice di aver battuto la testa per colpa del caldo e di non ricordare bene cosa fosse successo. Inoltre, afferma che questa azione avrebbe potuto influire negativamente sulla sua squadra. Dichiarazioni che dimostrano che effettivamente è ancora frastornato e non molto lucido. Comunque ottiene 4 giornate di squalifica, tutte meritate, visto l’insano gesto:

Ba colpisce Macellari

A fine stagione torna al Milan che lo spedisce all’Olimpique Marsiglia, che ovviamente non lo riscatta. Poi torna al Milan senza giocare mai e il suo peregrinare prosegue, sempre con i medesimi risultati. Le tappe sono Bolton, Çaykur Rizespor e DjurgÃ¥rden.

Chiude la carriera al Milan nella stagione 2007/2008, anno della vittoria della Champions League. Non gioca un minuto e viene convocato solo nella trasferta al San Paolo. Queste sono le motivazioni del tecnico Carlo Ancelotti, che spiega la convocazione:

Ancelotti su Ba

Hai sentito bene. Ancelotti convoca Ba “perché gli è simpatico”. Possiamo abbassare il sipario.

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