Forse non ne ricordi bene la forma ma certamente non dimenticherai quel periodo, visto che stiamo parlando della storia della mascotte dei Mondiali Germania 2006.
Qualsiasi italiano, infatti, ha in mente i momenti bellissimi dell’ultimo mondiale vinto dagli azzurri e la voce di Caressa che urla “Siamo Campioni del Mondo”. Nonostante agli italiani evochi ricordi positivi, Goleo VI (o più semplicemente Goleo), non ha avuto un successo travolgente. Per usare un eufemismo.
A voler essere più crudi e realisti, dobbiamo dire che si tratta della peggiore mascotte della storia dei Mondiali FIFA. Primato tutt’altro che lodevole.
Mascotte Mondiali Germania 2006 – La Storia
A partire dal 2002, non è più il Paese ospitante a scegliere la mascotte. E i risultati non sono dei più strabilianti, soprattutto se consideriamo i Mondiali 2006. In questa edizione, infatti, l’agenzia Whitestone ha il compito di progettare il pupazzo e opta per l’accoppiata Goleo VI e Pille.
Goleo è la crasi tra Gol e Leo, ed è quindi la raffigurazione di un leone che ha un mano un pallone da calcio parlante, Pille, che non si capisce bene cosa dovesse dire.
Il motivo per cui sia stato scelto questo animale e, soprattutto, cosa c’entri il felino con la Germania, risulta tutt’ora sconosciuto. Ad oggi, infatti, non risultano esserci branchi di leoni liberi di scorrazzare in terra tedesca.
Le avventure di Goleo VI partono subito con auspici funesti. Poco dopo la presentazione, il 13 novembre 2004, con la presenza di Beckenbauer e Pelé (se ne saranno certamente pentiti!), l’azienda incaricata di produrre il peluche fallisce. Il prezzo per ottenere l’esclusiva e il flop totale della mascotte, infatti, determinano il fallimento di Nici, su cui indaga la Magistratura tedesca.
Non si può piacere a tutti (in molti, ad esempio, hanno critocato Ciao, che ha avuto successo) però Goleo è veramente deludente.
