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Storia del serpente dell’Inter

Storia del serpente dell'Inter

Ogni squadra ha un simbolo che è interessante conoscere e oggi raccontiamo la storia del serpente dell’Inter. Sebbene non sia più presente nel logo dei nerazzurri, questo animale ha campeggiato sugli scudetti della squadra per decenni.

Questo simbolo è legato alla città di Milano da lungo tempo, visto che era il simbolo della grande famiglia dei Visconti.

Storia del serpente dell’Inter – Evoluzione

La storia dell’Inter inizia il 9 marzo 1908, per via della scissione di un gruppo di Milanisti. Il primo logo, realizzato da Giorgio Muggiani, non presenta il famoso rettile.

Il regime fascista, però, non apprezza quel simbolo troppo “anglossassone” e impone delle modifiche sostanziali. Cosicché, il nuovo emblema nerazzurro diventa un cerchio, con il fascio littorio al centro. A destra c’è lo scudo rosacrociato di Milano e alla sinistra c’è quello visconteo, dove risalta subito la presenza del biscione. Il nome diventa Associazione Sportiva Ambrosiana Inter. Il regime non ama troppo le cose internazionali.

Caduto il fascismo, si ritorna ai tratti originali, con le lettere FCIM(Foot-Ball Club Internazionale Milano) in bella vista e lo stile molto simile a quello di Muggiani. Il biscione ritorna nel 1960 per un breve lasso di tempo e diventa giallo oro, all’interno di una forma ovale.

Dopo un ulteriore ritorno al primo stile, nel 1979 ritorna il simbolo dei Visconti anche se l’antico biscione lascia il posto a un serpente molto simpatico. C’è anche la stella che rappresenta 10 scudetti ma questa è un’altra storia.

Dopo circa 10 anni di serpente, si ritorna ancora una volta allo stile più internazionale, che è tutt’ora adottato.

I loghi dell’Inter, quindi, vedono l’alternarsi di motivi più vicini all’idea di Muggiani e altri che sono legati alla cultura più “milanese” dei Visconti.

Di seguito, puoi vedere un rapido excursus dell’evoluzione del brand Inter:

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