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Morte Vincenzo Spagnolo in Genoa Milan

Morte Vincenzo Spagnolo

A volte società gemellate diventano nemiche acerrime e la morte Vincenzo Spagnolo in Genoa Milan è un episodio che ha creato tale acrimonia. In realtà, il gemellaggio termina nel 1982, quando i rossoneri tornano in Serie B, per la seconda volta.

Le tensioni, però, si acuiscono in modo esponenziale il 29 gennaio del 1995 e ancora oggi ci sono degli strascichi.

Morte Vincenzo Spagnolo in Genoa Milan – La Storia

In quel tempo, il Milan degli Invincibili di Fabio Capello fa paura a tutti ma contro il Genoa non riesce mai a vincere. Al termine di quella stagione, la Juve di Lippi sarà campione d’Italia ma questa è un’altra storia.

Fatto sta che il clima è teso e le due tifoserie, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, vengono a contatto. I tifosi genoani sono in maggioranza, così i tifosi del Milan brandiscono i coltelli, come se fosse la cosa più normale del mondo.

I protagonisti della triste storia, Vincenzo Spagnolo e Simone Barbaglia, che ha da poco compiuto 18 anni, si scontrano e “Spagna” ha la peggio e viene accoltellato. I soccorsi si rivelano inutili.

La partita inizia ma dopo un po’ allo stadio inizia a girare la voce della morte di un tifoso del Genoa e la rabbia della curva rossoblù è incontenibile.

Il tentativo di Vincenzo Torrente di calmare i suoi tifosi non sortisce effetto. Perciò l’arbitro dell’incontro, il compianto Gianni Breschin, su ordine del questore e assieme ai due capitani sospende l’incontro.

La furia genoana continua a imperversare, tanto che i tifosi milanisti rimangono allo stadio per ore, prima di essere scortati da un nutrito gruppo di Poliziotti e Carabinieri, in assetto antisommossa.

Nello stesso tempo, procedono le identificazione dei supporters rossoneri, che conducono all’arresto di Simone Barbaglia da parte dei Carabinieri. Rimarrà dietro le sbarre fino al 2006.

Morte di Vincenzo
Spagnolo

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