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Incidente di Niki Lauda – Salvataggio Miracoloso

Incidente di Niki Lauda

Alcune immagini rimangono impresse nella mente in modo indelebile e il video dell’incidente di Niki Lauda ne è un fulgido esempio.

Stiamo parlando di uno dei più grandi piloti della formula uno, vincitore di tre mondiali, due dei quali con la Ferrari. Ciononostante, quando gli appassionati di questo sport pensano a lui, lo associano al brutto incidente del 1979.

A volte i miracoli accadono e il grande sportivo austriaco in quella situazione riesce a cavarsela, grazie soprattutto al tempestivo intervento di tre colleghi coraggiosi.

Incidente di Niki Lauda – La vicenda

Siamo al primo agosto 1979. Niki Lauda è campione in carica ed è in testa per vincere il suo secondo mondiale, a bordo della Ferrari 312. Si gareggia in Germania, presso il circuito del Nürburgring. I piloti non sono di buon umore perché una pioggia battente è caduta sulla pista. Non vorrebbero gareggiare perché temono per la loro incolumità. Poco dopo si capisce che avevano ragione.

La direzione, però, decide che si corre. Accade, quindi, quello che non dovrebbe mai accadere. Arrivato alla curva Bergwerk, Niki Lauda perde il controllo della sua Rossa e non riesce a rimanere in pista. Lo schianto a lato destro è terribile e lo fa sbanzare al centro della carreggiata. La sua auto prende fuoco in pochi secondi. Per colpa della pista bagnata oppure per un suo errore di calcolo, la sua vita è appesa a un filo molto sottile. L’austriaco, infatti, si trova avvolto dalle fiamme, incastrato nel suo abitacolo e senza il casco, che è volato via dopo la collisione.

Per sua fortuna, intervengono Edwards e Brett Lunger e Arturo Merzario, il più decisivo, che non si perdono d’animo. In quegli attimi non c’è tempo per riflettere e i tre si fanno trovare pronti e riescono a tirarlo fuori, salvandogli la vita. 

Il recupero prodigioso

Il brutto inconveniente segna la vita del campione. Lauda esce con il volto sfigurato e con gravissimi problemi ai polmoni. Per cinque giorni le sue condizioni appaioni critiche e il pilota rischia seriamente di morire. Dopodiché, i medici lo dichiarano fuori pericolo ma in pochissimi sono disposti a scommettere su un suo ritorno in pista.

I campioni, però, in genere hanno una forza di volontà fuori dal comune. L’austriaco, infatti, dopo soli 42 giorni dall’evento, si presenta a Monza e ottiene il quarto posto. Quell’anno arriva secondo a un solo punto da James Hunt e l’anno successivo si laurea ancora una volta campione.

Il Lauda dopo l’incedente rimane, quindi, ancora protagonista, nonostante i malanni fisici impossibili da cancellare, che lo obbligheranno a indossare quasi sempre un berretto rosso per nascondere le ustioni permanenti.

Incidente di Niki Lauda – Il suo salvatore Arturo Merzario

Il principale artefice del salvataggio eroico è il pilota Arturo Merzario, che con grande coraggio e prontezza salva Niki Lauda dalle fiamme. I due non sono amici e non lo diventeranno subito dopo l’incidente.

L’italiano, infatti, ammette che Lauda lo ringrazia solo molti anni dopo. A partire da quel momento in poi, però, qualcosa cambia e nasce un’amicizia sincera e pluriennale, che dura fino al 20 maggio 2019, giorno della dipartita del grandissimo pilota austriaco.

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