A volte su un campo di calcio si scaldano gli animi e alcune volte la cosa fa scalpore, come nel caso di Soviero che picchia mezza panchina avversaria. L’estremo difensore è un marcantonio di 182 cm, di muscoli e i suoi modi sono non proprio da Lord che ha studiato a Oxford.
Nel corso della sua carriera, Sasà Soviero si fa conoscere per alcune uscite fuori dalle righe e alcuni insulti (ricordiamo quelli a Del Piero e a un guardalinee). La rissa contro il Messina, però, costituisce la ciliegina sulla torta e rappresenta al massimo i suoi eccessi.
Anche perché, a livello di temperamento turbolento, non ha nulla da invidiare a gente come Chilavert, Davids, Roy Keane e altri duri del rettangolo di gioco.
Soviero picchia mezza panchina avversaria – La storia
Soviero si fa le ossa sui campi di periferia, iniziando con l’Acerrana e proseguendo poi con Nola, Perugia, Carpi, Fermana, Avellino, Cosenza, Genoa, Salernitana, Venezia, Reggina e Crotone. Per chiudere con Scafatese, Cittò di Castello, Juve Stabia.
Si tratta, quindi, di un girovago, che si fa riconoscere per una buona tecnica tra i pali ma, soprattutto, per i suoi modi abbastanza rozzi. Già in molti si accorgono del suo carattere focoso nella Fermana, quando cerca di aggredire l’allenatore del Giulianova e rimedia un’espulsione. Non è un caso che il coro intonato dai tifosi del Cosenza sia (tradotto dal dialetto):”Soviero, picchiali tutti”.
Il meglio di sé, pero, l’estremo difensore lo dà nella gara di serie B Messina-Venezia, che risale al 17 aprile 2004. La squadra ospite parte meglio e si porta in vantaggio con Biancolino. Il Messina pareggia con Di Napoli e poi l’arbitro Palanca ci mette del suo. A 20 minuti dalla fine, il direttore di gara fischia un rigore per il Messina. In questo frangente, espelle Maldonado per proteste e Soviero si dà da fare per calmare il suo compagno, che vuole mettere le mani addosso all’arbitro.
Prima di battere il penalty, Palanca espelle ancora il tecnico dei lagunari Gregucci e, dopo il rigore segnato, mostra il rosso a Soviero per proteste. E qui Sasà perde il lume della ragione, punta la panchina e comincia a farle di santa ragione a chiunque si trovi di fronte. All’inizio sembra che riescano a contenerlo ma poi si scatena, anche perché qualcuno dei suoi compagni lo aiuta. A farne le spese è un cameramen, che ha la malsana idea di fermarlo e riceve pugni da tutti i lati, come si vede di seguito:
Il Giudice Sportivo ci va giù pesante e squalifica il portiere del Venezia per ben 5 mesi. Soviero poi dirà di essere stato preso in giro dalla panchina avversaria per tutta la partita.
